Caro Jacopo, intanto grazie per aver consentito all’intervista.
L’esperienza di ascolto del tuo nuovo album,“Vision”, è stata accattivante e ricca di persuasioni, soprattutto di carattere “cinematic”, come alcuni esperti del settore lo hanno definito. I pezzi, infatti, sembrano costituire dei sound-track da film, accompagnando l’ascoltatore in un crescendo di emozioni e di suspence. Come hai delineato questo particolare stile musicale?