Spesso mettiamo in atto manovre elusive per nascondere le nostre difficoltà, che di fatto in questo modo incrementano. Partendo dal presupposto che l’addestramento all’ottimismo e al pensiero positivo non funzionano, dobbiamo capire che se davvero vogliamo costruire forza e resilienza, occorre assumerci la responsabilità di ciò che siamo e della vita che conduciamo. Farlo – nonostante non siamo gli unici responsabili di ciò che ci capita – permette di comprendere che siamo sempre responsabili di come gestiamo o reagiamo a quello che succede. È dunque importante stabilire un locus of control interno lasciando valida la possibilità di un’attribuzione causale esterna. Questo significa sviluppare la resilienza. Il presente articolo si basa sul libro di Patrizia Meringolo, Moira Chiodini e Giorgio Nardone “Che le lacrime diventino perle”, Adriano Salani Editore, 2016.